Non avevo ancora postato fotografie dei nostri viaggi fatti in Italia, ma data la bellezze di questa nostra Sicilia dovevo fare una dovuta eccezione. Vista la grandezza dell’isola decidiamo di concentrarci sulla costa orientale e meridionale, ripercorrendo in sostanza tutta la parte Greca e Barocca. Il trasferimento lo facciamo in aereo sbarcando a Catania che fungerà da tappa iniziale e finale del nostro viaggio e da dove, noleggiata una Ford Fiesta, iniziamo a percorrere alla fine circa 1.400 km tra autostrade, strade e stradine sperse nel nulla.
Taormina
Dall’aereoporto di Catania Taormina la si raggiunge in circa un’oretta di viaggio percorrendo l’autostrada che porta a Messina. Su consiglio del nostro albergatore lasciamo la macchina al grosso parcheggio Lumbi posto al’ingresso della cittadina e con una comoda navetta gratuita raggiungiamo il centro pedonale del paese. Gran bel consiglio, essendo tutta la parte centrale pedonale. Taormina ci accoglie con tutto il suo fascino. Decidiamo di visitare il Teatro Greco al tramonto godendoci lo spettacolo delle prove finali del concerto che si sarebbe tenuto quella sera del Galà con musiche di Vincenzo Bellini.
Siracusa
Basta poco per capire come mai Cicerone definì Siracusa la città più bella di tutte. Alle architetture greche si sono sovrapposte quelle normanne e successivamente quelle barocche creando uno stile irripetibile. Raggiungiamo Siracusa nel tardo pomeriggio e ci spostiamo subito nell’isola di Ortigia, la parte più antica e cuore della città. Scattate le prime fotografie, vengo rincorso da una ragazzina (fotografata poco prima mentre cantava lungo la via) credendo che mi chiedesse di cancellare sull’istante la foto scattata. “Ti do il mio indirizzo mail, mandamela, ti prego”… Fatto.
Noto
Raggiungiamo la città barocca di Noto come tappa intermedia nel nostro spostamento tra Siracusa e Modica. Che dire, un piccolo gioiellino. La cittadina si sviluppa essenzialmente su tre vie parallele, ma ogni metro di queste è costellato da edifici storici di rara bellezza. Approfittiamo di una escursione guidata organizzata da una giovane guida locale per riprenderci dal caldo del pomeriggio e scoprire le curiosità del posto.
Scicli
Pianificata la giornata durante la (abbondante) colazione, decidiamo di dedicare la giornata al mattino ala parte culturale e il pomeriggio assolato al mare, quindi partenza per Scicli. Ormai per tutti la cittadina di Scicli è sinonimo di Montalbano, tanto che davanti al Municipio cittadino ci si aspetta quasi di vedere il nostro Commissario uscire da un momento all’altro dalla Questura di “Vigata”… Qualcuno ha definito Scicli un piccolo Presepe con centinaia di case in pietra calcarea arroccate qua e la, stradine che si aprono in sontuose piazze.
Ragusa
La città di Ragusa è stata una piacevolissima sorpresa. Non sapevamo esattamente cosa aspettarci, tutti ci parlavano di questa città divisa in due, la parte nuova moderna e la parte vecchia “Ibla Ragusa”, ma non ero riuscito a identificarla bene e soprattutto non avevo ancora letto la mia fidata guida. Per cui… arrivando e vedendola così arroccata sulla montagna, le stradine, i terrazzamenti e continui gradini, stupenda.
Costa sud-orientale
Agrigento
Ultima tappa del nostro giro siciliano, la zona dell’agrigentino. Lasciamo la zona di Modica e seguendo la provinciale raggiungiamo tra zone collinari del’entroterra e il lungomare, la città di Agrigento venendo subito accolti dalla sua confusione dopo tanti giorni sperduti nelle varie zone di campagna siciliana
Sciacca
Catania